La dermatite atopica è una delle patologie della cute più frequenti sia nei bambini, che negli adulti. Si stima colpisca fino al 10-20% dei bambini e circa il 2-5% degli adulti. Questa condizione cronica può portare un forte disagio essendo accompagnata da prurito, spesso insopportabile, pelle secca, ferite causate dal grattamento che il paziente non riesce ad evitare.  Nei bambini questa situazione spesso porta a forte irritabilità e difficoltà nell’addormentarsi e all’impossibilità di avere un sonno ristoratore.

Proprio la carenza di sonno può poi portare ad un ridotto rendimento a scuola e al lavoro.

Nel 60% dei casi la dermatite atopica inizia nei primi due anni di vita, soprattutto nei primi mesi di vita con infiammazioni soprattutto del viso, in regione periorale e guance. In circa il 90% dei casi avrà il suo esordio entro i primi 5 anni di vita.

Varie sono le cause che portano alla dermatite atopica. Prima di tutto vi è una predisposizione genetica che porta ad una alterazione della barriera cutanea.  La barriera cutanea risulta così più reattiva agli stimoli e da questa parte spesso una reazione spropositata a stimoli irritativi e allergici.

La diagnosi di dermatite atopica viene fatta dal dermatologo dopo un’accurata anamnesi e dopo aver visitato il paziente.

La diagnosi di dermatite atopica permette così al dermatologo di spiegare al paziente o ai genitori del paziente come comportarsi, cosa evitare, cosa fare per ridurre il più possibile i fattori scatenanti un nuovo evento infiammatorio.

Le terapie sono varie in caso di dermatite atopica e vengono decise dal dermatologo in base all’età del paziente, sede interessata, entità del fatto acuto in atto, patologie concomitanti.

Essendo una patologia molto frequente e molto studiata ci sono concrete speranze di riuscire a trovare terapie nuove e sempre più efficaci per dare sollievo ai pazienti e migliorare la loro qualità di vita e quella dei loro familiari.